Copyright © 2006 Red Hat, Inc. ed altri
Questo documento è rilasciato sotto i termini della Open Publication License. Per maggiori dettagli, leggi le note legali complete su Sezione 3, «Legal Notice».
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Ultime note di rilascio sul web |
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Queste note di rilascio possono essere state aggiornate. Visita http://fedora.redhat.com/docs/release-notes/ per vedere le ultime note di rilascio per Fedora Core. |
Diario delle Revisioni | ||
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Revisione 6.0.0 | 2006-09-24 | PWF |
Nova versione finale | ||
Revisione 5.92 | 2006-09-05 | PWF |
Nuova versione per la test3 | ||
Revisione 5.91.2 | 2006-08-13 | PWF |
Preparazione del nuovo snapshot wiki per la versione Web | ||
Revisione 5.91.1 | 2006-08-10 | PWF |
Fissate le informazioni sui detentori dei diritti | ||
Revisione 5.91 | 2006-07-13 | PWF |
Portato il numero di versione in linea con la realtà | ||
Revisione 0.5.9.1 | 2006-07-11 | PWF |
FC6 test2 rollout per la traduzione |
Fedora è un insieme di progetti sponsorizzati da Red Hat e guidati dai contributori. Questi progetti sono sviluppati da una vasta comunità di persone che si sforzano di fornire e mantenere il massimo per gli standards liberi ed open source. Fedora Core, il progetto centrale Fedora, è un sistema operativo ed una piattaforma basata su Linux il cui uso, modifica e distribuzione sarà sempre libera per chiunque, ora e sempre.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://fedora.redhat.com/docs/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora Core 6. |
E' possibile aiutare la comunità del Fedora Project a continuare a migliorare Fedora se si inviano segnalazioni d'errore e richieste di implementazione. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests per maggiori informazioni sugli errori. Grazie per la partecipazione.
Per trovare ulteriori informazioni generali su Fedora, fare riferimento alle seguenti pagine web:
Anteprima di Fedora (http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Overview)
Fedora FAQ (http://fedoraproject.org/wiki/FAQ)
Aiuto e supporto (http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate)
Partecipare al Fedora Project (http://fedoraproject.org/wiki/HelpWanted)
Informazioni sul Fedora Project (http://fedora.redhat.com/About/)
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Links ai documenti |
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Se si sta leggendo queste release notes durante il processo d'installazione, diversi links potrebbero non funzionare in modo appropriato. Le release notes sono anche disponibili post-installazione come parte della pagina predefinita del navigatore Web. Se si è connessi ad internet, usare questi links per trovare altre utili informazioni su Fedora e la comunità che la crea e la supporta. |
Si potrà trovare un anteprima con immagini e video di questa nuova entusiasmante versione su http://fedoraproject.org/wiki/Tours/FedoraCore6.
Questa versione include nuove significative versioni di molti prodotti chiave e tecnologie. Le seguenti sezioni forniscono una breve panoramica dei principali cambiamenti dall'ultima versione di Fedora Core.
Questa versione ha un look and feel migliorato per vari linguaggi internazionali, con un nuovo font predefinito DejaVu.
Il window manager Compiz fornisce una migliore risposta visiva ed una varietà di effetti del desktop usando il framework AIGLX. Maggiori informazioni sono disponibili su Fedora Rendering Project.
Questa versione presenta un update applet chiamata puplet che fornisce all'utente notifiche sulla disponibilità degli aggiornamenti. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/YumApplet.
Questa versione di Fedora include un system-config-printer completamente riscritto ed aggiornato, che usa l'ultimo CUPS 1.2. Maggiori dettagli tecnici sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Printing/AdminToolOutline e http://fedoraproject.org/wiki/Printing/AdminToolSpecifics.
Questa versione presenta GNOME 2.16 e KDE 3.5.4.
Fedora Core 6 include un nuovo tema "DNA", che è parte di un continuo sforzo di squadra del Fedora Artwork Project.
Questa versione include Dogtail che fornisce un test grafico ed un framework di automazione per il desktop.
Questa versione presenta l'applicazione di contabilità GnuCash 2.0, che fornisce nuove superiori caratteristiche e miglioramenti all'interfaccia. Per maggiori informazioni, fare riferimento a GnuCash Features.
Helix Player è stato spostato in Fedora Extras, poiché l'incluso lettore multimediale Totem fornisce funzionalità simili.
Tutte le applicazioni Fedora Core sono state ricompilate usando `DT_GNU_HASH`, che fornisce un aumento di prestazioni fino al 50% su applicazioni che usano linking dinamico.
Il supporto IMAP per il personal information manager Evolution è migliorato in questa versione.
Questa release migliora le prestazioni e l'amministrabilità separando le dipendenze dei pacchetti in un modo molto più granulare. I pacchetti interessati includono beagle, evince, e NetworkManager. Per maggiori informazioni su questi ed altri cambiamenti relativi, fare riferimento a Sezione 7, «Note sui pacchetti».
In questa versione, le prestazioni di yum, Pirut, e Pup sono state significativamente migliorate.
Fontconfig 2.4 migliora significativamente le prestazioni di avvio ed il footprint della memoria.
Le prestazioni del filesystem predefinito di Fedora, ext3, sono state accelerate nelle recenti versioni del kernel di Linux.
Un nuovo servizio in background esegue il caching ed accresce le prestazioni dei filesystems di rete come AFS ed NFS. Questo servizio è parte dell'attuale sviluppo di CacheFS di Red Hat.
I servizi di stampa di CUPS vengono avviati molto più velocemente poiché ora la determinazione delle periferiche è on demand.
Il programma di installazione di Fedora, Anaconda, può ora connettersi a repositori addizionali come Updates e Fedora Extras, e gli utenti possono installare applicazioni direttamente da questi repositori. Il supporto per Fedora Extras è incluso per impostazione predefinita nelle installazioni interattive connesse alla rete.
Anaconda ora supporta anche IPv6.
Questa versione presenta un nuovo virtualization manager, virt-manager, che aggiunge uno strato di amministrazione ad interfaccia grafica su Xen.
Questa versione accresce l'usabilità di SELinux fornendo uno strumento grafico per la risoluzione dei problemi e sviluppi al file manager Nautilus.
Fedora ora possiede capacità integrate per le smart card, per un autenticazione sicura già pronta usando il nuovo sistema CoolKey.
Questa versione introduce un nuovo strumento, lvm2-cluster, per amministrare intuitivamente volumi cluster.
Fedora Core 6 presenta un kernel basato sulla 2.6.18. Non ci sono più kernels separati per SMP ed UP su nessuna architettura. Un singolo kernel ora troverà automaticamente la configurazione del processore e ne abiliterà il bit appropriato.
X.org 7.1 ora configura dinamicamente la risoluzione del monitor ed i refresh rates per limitare la quantità di configurazioni utentenecessarie.
Questa versione supporta i sistemi Apple Macintosh con i nuovi processori Intel.
Questa versione include un miglior supporto per i18n usando il metodo di input SCIM, includendo molte altre lingue come il Sinhalase (Sri Lanka) ed Oriya, Kannada e Malayalam (India). Fedora ora fornisce una semplice interfaccia per cambiare i metodi di input usando im-chooser.
Lo stack legacy GNOME 1.x è stato rimosso da Fedora Core ed aggiunto a Fedora Extras.
I piani proposti per la prossima versione di Fedora sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/RoadMap.
Copyright (c) 2006 by Red Hat, Inc. and others. This material may be distributed only subject to the terms and conditions set forth in the Open Publication License, v1.0, available at http://www.opencontent.org/openpub/.
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Documentation, as with software itself, may be subject to export control. Read about Fedora Project export controls at http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Export.
Vi ringraziamo per il tempo speso nel fornire commenti, suggerimenti, e segnalazioni d'errore alla comunità Fedora. Così facendo, ci aiutate a migliorare lo stato di Fedora, Linux, ed il software libero nel mondo.
Per fornire suggerimenti sul software Fedora od altri elementi di sistema, si prega di fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests. Un elenco degli errori e problemi più comuni per questa versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/FC6Common.
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Suggerimenti per le sole note di rilascio |
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Questa sezione concerne i suggerimenti alle stesse note di rilascio. |
Se si ritiene che queste note possano essere migliorate in qualche modo, è possibile inviare suggerimenti direttamente agli autori dei pezzi. Ci sono diversi modi per farlo, in ordine di preferenza:
Se si possiede un account Fedora, editare il contenuto direttamente su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats
Compilare una segnalazione d'errore usando questo template: http://tinyurl.com/nej3u - Questo link è SOLO per i feedback sulle note di rilascio stesse.
Anaconda è il nome del programma di installazione di Fedora. Questa sezione descrive le problematiche relative ad Anaconda (il programma di installazione di Fedora Core) ed all'installazione di Fedora Core 6.
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Scaricare files di grandi dimensioni |
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Se si intende scaricare l'immagine ISO DVD di Fedora Core 6, si tenga a mente che non tutti gli strumenti di download file possono scaricare files più grandi di 2GiB. wget 1.9.1-16 o superiore, curl e ncftpget non hanno questa limitazione, e possono scaricare con successo files più grandi di 2GiB. BitTorrent è un altro metodo per scaricare grandi files. Per informazioni su come ottenere ed usare il file torrent fare riferimento a http://torrent.fedoraproject.org/. |
Anaconda controlla l'integrità dei media d'installazione per impostazione predefinita. Questa funzione può essere utilizzata con i metodi di installazione CD, DVD, hard drive ISO, e NFS ISO. Il Fedora Project raccomanda di eseguire il test di tutti i media prima di cominciare il processo d'installazione, e prima di inviare qualsiasi segnalazione d'errore inerente l'installazione. Molti degli errori inviati sono attualmente causati da CD masterizzati inappropriatamente. Per usare questo test, scrivere linux mediacheck
nel boot:
prompt all'inizio dell'installazione.
La funzione mediacheck
è molto sensibile, e può ritenere errati alcuni dischi utilizzabili. Questo risultato è spesso causato dal software di scrittura del disco che non include il padding quando vengono creati dischi dai files ISO. Per ottenere i migliori risultati con mediacheck
, eseguire l'avvio con la seguente opzione:
linux ide=nodma
Dopo aver completato la funzione mediacheck
con successo, si riavvii per ripristinare la modalità DMA al suo stato normale. Su molti sistemi questo porta ad un processo di installazione da disco più veloce. E' possibile saltare l'opzione mediacheck
al riavvio.
Usare l'utilità sha1sum per verificare i dischi prima di portare a termine un installazione. Questo test identifica accuratamente i dischi che non sono validi o identici ai files immagine ISO.
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BitTorrent verifica automaticamente l'integrità dei files |
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Se si usa BitTorrent, qualsiasi file scaricato è automaticamente validato. Se è scaricato completamente un file, non si ha bisogno di testarlo. Comunque, una volta masterizzato il CD, si dovrà usare ancora |
Si potrebbe effettuare dei test sulla memoria prima di installare Fedora Core immettendo memtest86
al boot:
prompt. Questa opzione eseguirà l'avvio esclusivo del software di testing della memoria Memtest86 invece di Anaconda. Le verifiche di Memtest86 continuano fino a che il tasto Esc non viene premuto.
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Disponibilità di Memtest86 |
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Eseguire il boot dal primo disco d'installazione o da un CD di ripristino per usare questa caratteristica. |
Fedora Core 6 supporta installazioni grafiche FTP ed HTTP. Comunque, l'immagine d'installazione deve essere contenuta in RAM o apparire su uno storage locale come l'Installation Disc 1. Perciò solo i sistemi con più di 192MiB di RAM od i sistemi avviati dall'Installation Disc 1, possono usare l'installer grafico. I sistemi con 192MiB di RAM o inferiore verranno portati ad usare l'installer testuale automaticamente. Se si preferisce usare il programma d'installazione testuale, scrivere linux
text
nel boot:
prompt.
Anaconda ora ha la caratteristica di installare pacccheti da Fedora Extras o qualsiasi altro repositorio software yum-compatibile. Fedora Extras è disponibile per impostazione predefinita nelle installazioni interattive con connettività di rete.
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Supporto repositori yum |
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Solo i repositori HTTP ed FTP sono supportati; repositori su CDs o NFS non sono attualmente supportati. |
E' possibile utilizzare l'installer per generare un Live CD per Kadischi. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Kadischi/ per maggiori dettagli.
Anaconda usa SquashFS per comprimere ed salvare i pacchetti sulle immagini.
Anaconda supporta ora l'installazione usando IPv6.
Anaconda supporta ora l'installazione da periferiche di massa FireWire ed USB.
Il backend di Anaconda's, yum, è aggiornato alla 2.9.x.
Il programma d'installazione fornisce supporto avanzato per l'architettura ppc64.
L'installer supporta ora i sistemi Apple Macintosh con processori Intel.
L'installer supporta ora il multipathing.
Le fonts vera sono state ritirate e sostituite dalle DejaVu per impostazione predefinita per l'installer.
L'installer è ora tradotto in Greco, Kannada, Malayalam, Marathi ed Oriya.
Tre nuove keywords kickstart
sono state aggiunte.
repo --name=<repoid> [--baseurl=<url>|--mirrorlist=<url>
repo
specifica repositori di pacchetti aggiuntivi da usare per l'installazione. baseurl
specifica l'URL per il repositorio, mentre mirrorlist
specifica un elenco dei mirrors. Una e solo una di queste opzioni può essere specificata per definizione del repositorio.
services [--disabled=<list>] [--enabled=<list>]
services
modifica il il gruppo di servizi predefiniti che sono avviati nel rulnevel presefinito. enabled
e disabled
prendono elenchi separati da virgole, con enabled
i servizi prendono priorità.
user --name=<username> [--groups=<list>]
[--homedir=<homedir>] [--password=<password>] [--iscrypted]
[--shell=<shell>] [--uid=<uid>]
user
crea un nuovo utente con i parametri specificati. name
è richiesto; tutti gli altri parametri sono opzionali.
Molta documentazione su kickstart
è disponibile nel pacchetto anaconda. Per installarla, eseguire il comando su -c 'yum install anaconda' e leggere il file /usr/share/doc/anaconda*/kickstart-docs.txt
mer ulteriori informazioni.
Alcuni portatili Sony VAIO potrebbero avere dei problemi installando Fedora Core da CD-ROM. Se ciò accade, riavviare il processo d'installazione ed aggiungere la seguente opzione nella linea di comando di boot:
pci=off ide1=0x180,0x386
L'installazione procederà normalmente, e qualsiasi periferica non riconosciuta verrà configurata al primo avvio di Fedora Core.
Non tutti i controllers RAID IDE sono supportati. Se il controller RAID non è ancora supportato da dmraid
, si potrebbero combinare i dischi in un array RAID configurando il Linux software RAID. Per i controllers supportati, si configuri la funzionalità RAID nel BIOS del computer.
Alcuni servers con molteplici interfacce di rete potrebbero non assegnare eth0
alla prima interfaccia di rete come riconosciuto dal BIOS, il che può causare che l'installer tenti di usare un interfaccia di rete differente da quella usata da PXE. Per cambiare questo comportamento, usare quanto segue nei files di configurazione in pxelinux.cfg/*
:
IPAPPEND 2 APPEND ksdevice=bootif
Le opzioni di configurazione sopraelencate causano all'installer di usare la stessa interfaccia di rete usata dal BIOS e PXE. E' possibile inoltre usare la seguente opzione:
ksdevice=link
Questa opzione causa all'installer di usare il primo dispositivo di rete che trova collegato ad uno switch di rete.
Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/DistributionUpgrades per dettagliate raccomandate procedure per l'aggiornamento di Fedora.
In generale, le installazioni fresche sono raccomandate rispetto agli aggiornamenti, particolarmente per i sistemi che includono software di repositori di terze parti. Pacchetti di terze parti rimanenti da installazioni precedenti, potrebbero non funzionare come ci si aspetta su un sistema Fedora aggiornato. Se si decide di eseguire comunque un aggiornamento, le seguenti informazioni potranno essere d'aiuto.
Prima di aggiornare, si esegua il back up completo del sistema. In particolare, si preservino /etc
, /home
, e possibilmente /opt
e /usr/local
se li sono installati pacchetti personalizzati. Si potrebbe usare un approccio multi-boot con un "clone" della vecchia installazione su partizione(i) alternativa(e) come fallback. In quel caso, creando un media di avvio alternativo tipo un floppy GRUB.
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Backup della configurazione del sistema |
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Il backup delle configurazioni in |
Dopo aver completato l'aggiornamento, eseguire il comando:
rpm -qa --last > RPMS_by_Install_Time.txt
Ispezionare la fine dell'output per quei pacchetti con data antecedente l'aggiornamento. Rimuovere o aggiornare questi pacchetti dal repositorio di terze parti, od altrimenti lavorarci su come necessita.
Questa sezione fornisce note che sono specifiche all'architettura hardware supportata da Fedora Core.
RPM supporta l'installazione parallela dello stesso pacchetto per molteplici architetture. Un normale elenco dei pacchetti come rpm -qa potrebbe sembrare includere pacchetti duplicati, poiché l'architettura non è visualizzata. Si usi invece il comando repoquery, che è parte del pacchetto yum-utils in Fedora Extras, che per impostazione predefinita, mostra l'architettura. Per installare yum-utils, eseguire il seguente comando:
su -c 'yum install yum-utils'
Per elencare tutti i pacchetti con le loro architetture si usi rpm, eseguendo il seguente comando:
rpm -qa --queryformat "%{name}-%{version}-%{release}.%{arch}\n"
E' possibile aggiungere questo a /etc/rpm/macros
(per un impostazione globale) o ~/.rpmmacros
(per un impostazione per-utente). Esso cambia la query predefinita per mostrare l'architettura:
%_query_all_fmt %%{name}-%%{version}-%%{release}.%%{arch}
Questa sezione copre ogni informazione specifica che si potrebbe aver bisogno di conoscere, su Fedora Core e la piattaforma hardware PPC.
CPU Minima: PowerPC G3 / POWER3
Fedora Core 6 supporta solo la generazione "New World" degli Apple Power Macintosh, venduti circa dal 1999 in poi.
Fedora Core 6 supporta anche gli IBM eServer pSeries, IBM RS/6000, Genesi Pegasos II, e le macchine IBM Cell Broadband Engine.
Raccomandati per la modalità testo: 233 MHz G3 o superiore, 128MiB RAM.
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz G3 o superiore, 256MiB RAM.
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora Core 6 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
(sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione che include quasi tutti i pacchetti. I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Il tasto Option sui sistemi Apple è equivalente al tasto Alt sul PC. Dove la documentazione o il software d'installazione si riferiscono al tasto Alt, si usi il tasto Option. Per alcune combinazioni di tasti si potrebbe avere bisogno di usare il tasto Option assieme al tasto Fn, tipo Option-Fn-F3 per cambiare al terminale virtuale tty3.
Il Fedora Core Installation Disc 1 è avviabile sull'hardware supportato. In aggiunta, un immagine di CD avviabile appare nella directory images/
di questo disco. Queste immagini si comportano differentemente in accordo al sistema hardware che si sta utilizzando:
Apple Macintosh Il bootloader avvierà automaticamente l'appropriato programma d'installazione a 32-bit o 64-bit.
Il pacchetto predefinito gnome-power-manager include il supporto del power management, incluso lo sleep e l'amministrazione del livello di retroilluminazione. Gli utenti con requisiti più complessi possono utilizzare il pacchetto apmud in Fedora Extras. Per installare apmud dopo l'installazione, usare il seguente comando:
su -c 'yum install apmud'
64-bit IBM pSeries (POWER4/POWER5), modelli iSeries attuali
Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, il bootloader, yaboot, avviera il programma di installazione a 64-bit.
IBM "Legacy" iSeries (POWER4)
I cosidetti modelli "Legacy" iSeries, che non usano OpenFirmware, richiedono l'uso delle immagini di avvio locate nella directory images/iSeries
dell'albero di installazione.
32-bit CHRP (IBM RS/6000 ed altri)
Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, selezionare l'immagine di avvio linux32
al prompt di boot:
per avviare il programma di installazione a 32-bit. Altrimenti, verrà avviato il programma di installazione a 64-bit che fallirà.
Genesi Pegasos II
Nel momento in cui stiamo scrivendo, non è ancora stato rilasciato un firmware con pieno supporto per i filesystem ISO9660 per il Pegasos. E' comunque possibile utilizzare un immagine di avvio dalla rete. Al prompt di OpenFirmware, immettere il seguente comando:
boot cd: /images/netboot/ppc32.img
Si deve anche configurare manualmente OpenFirmware sul Pegasos per far si di rendere il sistema Fedora Core installato avviabile. Per far questo, impostare la variabile ambiente boot-device
e boot-file
in modo appropriato.
Avvio dalla rete
Immagini combinate contenenti l'installer kernel ed il ramdisk sono locate nella directory images/netboot/
dell'albero di installazione. Queste sono intese per l'avvio dalla rete con TFTP, ma possono essere utilizzate in molti modi.
Il loader yaboot supporta l'avvio TFTP per gli IBM pSeries e gli Apple Macintosh. Il Fedora Project incoraggia l'uso di yaboot rispetto alle immagini netboot.
Questa sezione copre ogni informazione specifica che si potrebbe aver bisogno di conoscere, su Fedora Core e la piattaforma hardware x86.
In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora Core 6 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.
Le seguenti specifiche di CPU sono dichiarate in confronto dei processori Intel. Anche gli altri processori, come quelli di AMD, Cyrix, e VIA che sono compatibili ed equivalenti ai seguenti processori Intel possono essere usati con Fedora Core.
Fedora Core 6 richiede un Processore Intel Pentium o superiore, ed è ottimizzata per i processori Pentium 4 e successivi.
Raccomandati per la modalità testo: 200 MHz Pentium-class o superiore
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz Pentium II o superiore
RAM minima per la modalità testo: 128MiB
RAM minima per la modalità grafica: 192MiB
RAM raccomandata per la modalità grafica: 256MiB
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora Core 6 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione che include quasi tutti i pacchetti. I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Questa sezione copre ogni informazione specifica che si potrebbe aver bisogno di conoscere, su Fedora Core e la piattaforma hardware x86_64.
In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora Core 6 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.
RAM minima per la modalità testo: 128MiB
RAM minima per la modalità grafica: 256MiB
RAM raccomandata per la modalità grafica: 512MiB
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora Core 6 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione che include quasi tutti i pacchetti. I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Le seguenti sezioni contengono informazioni riguardanti i pacchetti che hanno avuto significativi cambiamenti per Fedora Core 6. Per un accesso facilitato, sono organizzati in linea generale usando gli stessi gruppi mostrati nel sistema d'installazione.
I seguenti pacchetti sono stati separati in diversi pacchetti per migliorare le prestazioni e l'amministrabilità come sottonotato:
gnome-utils
beagle, che non dipende più da Evolution
evince, che non dipende più da Nautilus
NetworkManager, che non dipende più da bind e caching-nameserver
Il pacchetto php è stato diviso per separare il binario a linea di comando dall'eseguibile CGI.
Una nuova versione di e2fsprogs inclusa in questa release possiede una certa quantità di bachi risolti. La caratteristica ext2online è stata integrata in resize2fs, così il programma ext2online è stato rimosso da questo pacchetto.
La Fedora Project Board ha cominciato un audit delle licenze per assicurare che tutto il software incluso in Fedora Core sia conforme con le linee guida di licenza dei pacchetti. Questo processo è completo, e diversi cambiamenti sono stati fatti come risulta:
Il pacchetto openmotif è stato scartato a causa della licenza non libera. I pacchetti software in precedenza dipendenti dalla libreria openmotif sono stati ricompilati per usare lesstif.
Il pacchetto macutils è stato scartato a causa della licenza non libera.
Il pacchetto ckermit è stato scartato a causa della licenza non libera.
Il pacchetto cleanfeed è stato scartato a causa della licenza non libera.
Il pacchetto aspell-nl è stato cambiato per includere dati licenziati GPL.
Il pacchetto crypto-utils è stato cambiato per rimuovere il codice licenziato PGP in favore di nuovo codice licenziato GPL.
Il pacchetto netpbm è stato cambiato per rimuovere tutti i files non licenziati o impropri dal tarball sorgente.
Questa sezione concerne cambiamenti ed importanti informazioni riguardanti il kernel basato sulla versione 2.6.18 in Fedora Core 6. Il kernel 2.6.18 include:
Supporto leggero per l'ereditarietà della priorità in user space (http://lwn.net/Articles/178253/)
Uno strumento di debugging per il "lock validator" (http://lwn.net/Articles/185666/)
Una nuova policy di risparmio della potenza per i sistemi multicore, SMPnice (http://lwn.net/Articles/186438/)
Un layer SATA molto migliorato (http://lwn.net/Articles/183734/)
Migrazione paginazione swapless (http://lwn.net/Articles/160201/)
Contatori VM per-zona
Ritardo accounting per-task
Un nuovo controllo di accesso per-pacchetto per SELinux chiamato secmark
(http://james-morris.livejournal.com/11010.html)
i386 vDSO randomizzato
Nuovi drivers e supporto aggiuntivo dei dispositivi per molti drivers esistenti
Molti bug fixes ed altri piccoli miglioramenti
Fedora Core può includere patches aggiuntive al kernel per miglioramenti, correzione di errori, o caratteristiche aggiuntive. Per questa ragione, il kernel potrebbe non essere linea-per-linea equivalente al cosidetto vanilla kernel proveniente dal sito web di kernel.org:
Per ottenere una lista di queste patches, scaricare il pacchetto RPM sorgente ed eseguire il seguente comando su di esso:
rpm -qpl kernel-<version>
.src.rpm
Per ottenere una lista dei cambiamenti del pacchetto, eseguire il seguente comando:
rpm -q --changelog kernel-<version>
Se si ha bisogno di una versione più amichevole di changelog fare rifermento a http://wiki.kernelnewbies.org/LinuxChanges. Un breve e completo diff del kernel è disponibile su http://kernel.org/git. La versione Fedora è basata sull'albero di Linus.
Le personalizzazioni fatte per la versione Fedora sono disponibili su http://cvs.fedora.redhat.com .
Fedora Core 6 include i seguenti kernel compilati:
Kernel nativo, per l'uso in molti sistemi. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-devel-
.<version>
.<arch>
.rpm
kernel-PAE, per l'uso sui sistemi a 32-bit x86 con > 4GB di RAM, o con CPUs che hanno una caratteristica 'NX (No eXecute)'. Questo kernel supporta sia sistemi uniprocessore che multi-processore.
Kernel virtuale guest per l'uso con il pacchetto emulatore Xen. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-xen-devel-
<version>
.<arch>
.rpm
Kernel kdump per l'uso delle caratteristiche kexec
/kdump
. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-kdump-devel-
.<version>
.<arch>
.rpm
E' possibile installare i kernel headers per tutti i tipi di kernel allo stesso momento. I files saranno installati nell'albero /usr/src/kernels/
. Usare il seguente comando:<version>
-[xen|kdump]-<arch>
/
su -c 'yum install kernel-{PAE,xen,kdump}-devel'
Selezionare uno o più di questi tipi, separati da virgola e senza spazi, appropriatamente. Immettere la password di root
quando richiesta.
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Il kernel predefinito fornisce SMP |
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Non è disponibile un kernel SMP separato per Fedora Core 6 su i386, x86_64 and ppc64. Il supporto multiprocessore è fornito dal kernel nativo. |
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Supporto kernel PowerPC |
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Non c'è supporto per Xen o kdump per l'architettura PowerPC in Fedora Core 6. I PowerPC a 32-bit hanno ancora un kernel SMP separato. |
Fare riferimento a http://kernel.org/pub/linux/docs/lkml/reporting-bugs.html per informazioni sulla segnalazione di errori nel kernel di Linux. E' possibile inoltre utilizzare http://bugzilla.redhat.com per inviare quelle segnalazioni d'errore che sono specifiche per Fedora.
Molti dei tutorial, esempi, e libri di testo sullo sviluppo del kernel Linux assumono che i sorgenti del kernel siano installati sotto la directory /usr/src/linux/
. Se si fa un link simbolico, come mostrato sotto, si sarà in grado si usare quel materiale d'apprendimento con i pacchetti di Fedora Core. Installare gli appropriati sorgenti del kernel, come mostrato prima, quindi eseguire il seguente comando:
su -c 'ln -s /usr/src/kernels/<version>
.<release>
-<arch>
/usr/src/linux'
Immettere la password di root
quando richiesta.
Fedora Core 6 non include il pacchetto kernel-source
fornito nelle vecchie versioni poiché è necessario il solo pacchetto kernel-devel
per compilare moduli esterni. Sono disponibili sorgenti configurati come descritto nella sezione Tipi di kernel.
![]() |
Queste istruzioni fanno riferimento al Kernel corrente |
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Per semplificare le seguenti direttive, assumiamo che si voglia configurare i sorgenti del kernel che combaciano con la versione del kernel in esecuzione. Nei prossimi passi, la parola |
Gli utenti che necessiteranno dell'accesso ai sorgenti originali del kernel di Fedora Core possono trovarli nel pacchetto kernel .src.rpm
. Per creare un albero di sorgenti esploso da questo file, si seguano i seguenti passi:
![]() |
Non compilate i pacchetti come Super-user (root) |
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La compilazione dei pacchetti come superuser è pericolosa e non è necessaria, anche per il kernel. Queste istruzioni permettono di installare i sorgenti del kernel come utente normale. Molti siti di informazione generale fanno riferimento a |
Si prepari un ambiente di compilazione di pacchetti RPM nella home directory utente. Eseguire i seguenti comandi:
su -c 'yum install rpmdevtools yum-utils' rpmdev-setuptree
Immettere la password di root
quando richiesta.
Scaricare il file kernel-
. Abilitare qualsiasi repositorio di sorgenti appropriato, come Core, Updates, o Testing, con lo switch <version>
.src.rpm-e
:
yumdownloader -e core-source -e updates-source --source kernel
Immettere la password di root
quando richiesta.
Installare kernel-
usando il comando:<version>
.src.rpm
rpm -Uvh kernel-<version>
.src.rpm
Questo comando scrive i contenuti dell'RPM in ${HOME}/rpmbuild/SOURCES
e ${HOME}/rpmbuild/SPECS
, dove ${HOME}
è la home directory.
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Spazio richiesto |
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Il completo processo di compilazione del kernel può richiedere diversi gigabytes di spazio extra sul file system contenente la home directory. |
Preparare i sorgenti del kernel usando i comandi:
cd ~/rpmbuild/SPECS rpmbuild -bp --target $(uname -m) kernel-2.6.spec
L'albero dei sorgenti del kernel è locato nella directory ~/rpmbuild/BUILD/kernel-
.<version>
/linux-<version>
.<arch>
Le configurazioni per i kernel specifici distribuiti in Fedora Core 6 sono nella directory ~/rpmbuild/BUILD/kernel-
. Per esempio, il file di configurazione i686 SMP è denominato <version>
/linux-<version>
.<arch>
/configs~/rpmbuild/BUILD/kernel-
. Lanciare il seguente comando per porre il file di configurazione desiderato nel posto giusto per la compilazione:<version>
/linux-<version>
.<arch>
/configs/kernel-<version>
-i686.config
cp configs/<desired-config-file>
.config
Ogni kernel prende un nome basandosi sul numero della sua versione. Questo è il valore mostrato dal comando uname -r. Il nome del kernel è definito dalle prime quattro linee del kernel Makefile
. Il Makefile
è stato cambiato per generare un kernel con un nome differente da quello in esecuzione. Per essere accettato dal kernel in esecuzione, un modulo deve essere compilato per il kernel con il nome corretto. Per fare questo, si deve editare il kernel Makefile
.
Per esempio, se uname -r
restituisce la stringa 2.6.17-1.2345_FC6
, si cambi la definizione EXTRAVERSION
da questo:
EXTRAVERSION = -prep
a questo:
EXTRAVERSION = -1.2345_FC6
Che sarà, sostituito in ogni parte d'ora in poi.
Impartire il seguente comando:
make oldconfig
Quindi si potrà procedere come al solito.
![]() |
Compilare gli RPM binari del kernel |
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Normalmente, i kernels per Fedora sono compilati usando l'utilità rpmbuild ed uno specfile. I risultati potranno variare se si è utilizzato il comando del kernel built-in make rpm destinazione. |
Non è necessario un albero dei sorgenti del esploso per compilare un modulo del kernel, come un driver di periferica, per il kernel in uso. Solo il pacchetto kernel-devel
è necessario alla compilazione di moduli esterni. Se non lo si seleziona durante l'installazione, si usi Pirut per installarlo, andando su → o usando yum per installarlo. Eseguire i seguenti comandi per installare il pacchetto kernel-devel
usando yum
.
su -c 'yum install kernel-devel'
Per esempio, per compilare il modulo foo.ko
, si crei il seguente Makefile
nella directory contenente il file foo.c
:
obj-m := foo.o KDIR := /lib/modules/$(shell uname -r)/build PWD := $(shell pwd) default: $(MAKE) -C $(KDIR) M=$(PWD) modules
Impartire il comando make per compilare il modulo foo.ko
.
Questa sezione concerne dettagli sui cambiamenti che interessano gli utenti del desktop grafico di Fedora.
AIGLX, dal Fedora Rendering Project, è parte dell'upstream X.org versione 7.1 incluso in Fedora Core 6. Il compositing in X.org è abilitato per impostazione predefinita in questa versione. Le caratteristiche di compositing in Metacity, il window manager predefinito fornito in GNOME, sono disabilitate in questa versione. Quando gli effetti del desktop sono abilitati, Metacity è sostituito da Compiz, un window manager OpenGL compositing che usa AIGLX per fornire effetti per il desktop.
Per abilitare gli effetti desktop fantasiosi, seguite i seguenti passi:
→ →
Log out
Eseguite nuovamente il Login. compiz sarà abilitato
Se si rimane bloccati, fare riferimento al seguente thread:
Un elenco dell'hardware che supporta questi effetti è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/RenderingProject/aiglx.
Le prestazioni dell'utilità di amministrazione del software yum sono state enormemente migliorate in Fedora Core 6. Il parser dei metadati dei repositori è stato implementato in C. Una nuova infrastruttura per l'amministrazione dei mirror assicura una migliore selezione dei mirror ed, in molti casi, prestazioni più veloci. Lo strumento di amministrazione dei pacchetti Pirut e l'utilità diaggiornamento del software Pup sono basate su yum, così anche le loro prestazioni sono migliorate.
Questa versione presenta GNOME 2.16. Molti dei cambiamenti in GNOME 2.16, come Tomboy e lo GNOME Power Manager, sono stati aggiunti in Fedora Core 5. Fedora Core 6 presenta anche Orca lo screen reader, ed il menu editor Alacarte disponibile in precedenza da Fedora Extras.
L'utilità GNOME Power Manager adesso fornisce dettagliate, informazioni grafiche sul consumo energetico. Per accedere a queste informazioni, cliccare con il bottone destro sull'applet e selezionare la voce di menu .
Lo splash screen di GNOME è stato disabilitato intenzionalmente. Per abilitarlo , usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set /apps/gnome-session/options/show_splash_screen --type bool true
La finestra di dialogo lock screen non è connessa allo screensaver selezionato in questa release. Per abilitarla, usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set --type string /apps/gnome-screensaver/lock_dialog_theme "system"
Non c'è più un pacchetto browser suite contenuta in Fedora Core 6. Il pacchetto mozilla package è stato rimosso. Per avere funzionalità equivalenti, usare firefox come navigatore web e thunderbird come mail client, o usare seamonkey, una browser suite distribuita in Fedora Extras.
Per meglio supportare certi scritture (come l'Indico ed alcune scritture CJK), Fedora compila il suo Firefox usando il sistema Pango per il rendering del testo. Pango è usato con il permesso della Mozilla Corporation. Questo cambiamento può impattare negativamente con le prestazioni su alcune pagine. Per disabilitare questa caratteristica, impostare MOZ_DISABLE_PANGO=1
nell'ambiente prima di lanciare Firefox.
export MOZ_DISABLE_PANGO=1 /usr/bin/firefox
I navigatori basati su gecko Firefox ed Epiphany adesso rendono in modo appropriato il MathML quando usano il backend di testo Pango. In aggiunta, diversi problemi con il rendering ed il comportamento del testo usando il backend di testo Pango sono stati risolti. Epiphany ora renderizza usando Pango per impostazione predefinita.
Thunderbird in Fedora adesso abilita Pango per impostazione predefinita per tutte le localizzazioni con il permesso della Mozilla Corporation. Questo cambiamento può impattare negativamente sulle prestazioni su alcune pagine. Per disabilitare l'uso di Pango, impostare MOZ_DISABLE_PANGO=1
nell'ambiente prima di lanciare Thunderbird.
export MOZ_DISABLE_PANGO=1 /usr/bin/thunderbird
Fedora Core 6 fornisce il supporto base per partizioni di swap crittate e filesystem non-root. Per usarlo, aggiungere le voci in /etc/crypttab
e referenziare i dispositivi creati in /etc/fstab
.
![]() |
Supporto di FS crittati durante l'installazione non disponibile |
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Abilitare l'a crittazione del file system dopo l'installazione. Anaconda non ha supporto per la creazione di dispositivi a blocchi crittati. |
L'esempio che segue mostra una voce /etc/crypttab
per una partizione swap:
my_swap /dev/hdb1 /dev/urandom swap,cipher=aes-cbc-essiv:sha256
Questo crea un dispositivo a blocchi crittato /dev/mapper/my_swap
, che può essere referenziato in /etc/fstab
. Il prossimo esempio mostra una voce per un volume di sistema.
my_volume /dev/hda5 /etc/volume_key cipher=aes-cbc-essiv:sha256
Il file /etc/volume_key
contiene una chiave di crittazione in testo semplice. E' possibile specificare none
come nome del file per la chiave, ed il sistema richiederà la chiave di crittazione durante l'avvio.
Si raccomanda di usare LUKS per i volumi del file system:
Creare il volume crittato usando cryptsetup luksFormat
Aggiungere la voce necessaria in /etc/crypttab
Impostare il volume manualmente usando cryptsetup luksOpen o riavviando
Creare un filesystem sul volume crittato
Impostare una linea in /etc/fstab
Fedora Core 6 include la versione 2.2 del server HTTP Apache. Gli utenti che si aggionano dalla versione 2.0 (inclusa in Fedora Core 4 e precedenti) dovranno fare dei cambiamenti alla configurazione di httpd; fare riferimento a http://httpd.apache.org/docs/2.2/upgrading.html per ulteriori dettagli.
Questa sezione riguarda vari strumenti di sviluppo e caratteristiche.
Queste sono le nuove caratteristiche in glibc:
Supporto per l'ereditarietà della priorità e la protezione delle priorità mutex. Queste sono due caratteristiche descritte negli standard POSIX.
L'ereditarietà delle priorità mutex previente automaticamente l'inversione della priorità causata dall'attesa della disponibilità delle mutex. Il kernel accresce automaticamente la priorità del thread che possiede il mutex fino allo sblocco del mutex.
La protezione della priorità permette di specificare una priorità in cui tutti i threads che acquisiscono il mutex dovranno essere eseguiti fino allo sblocco del mutex. Questa caratteristica non è disponibile per i mutex robusti.
L'ordinamento dell'indirizzo di destinazione performato dall'interfaccia getaddrinfo() per il lookup di un hostname può ora essere personalizzata da regole nel file /etc/gai.conf
.
Significativa accelerazione nei processi NIS e NIS+.
Completato il supporto per l'RFC 3542 (API socket avanzate per IPv6).
Significativa accelerazione del lookup di simboli dinamici.
Il linker include il supporto per il nuovo formato di tavola del'hash dei simboli ELF. Usare l'opzione --hash-style
del linker per selezionare il formato(i).
Questa versione di Fedora è stata compilata usando i kernel headers di Linux esportati direttamente dal kernel, usando la nuova caratteristica headers_install
del kernel 2.6.18. Quindi, il pacchetto glibc-kernheaders è stato rimosso e sostituito con kernel-headers, un sottopacchetto di kernel.
Gli sviluppatori potranno notare alcuni cambiamenti tra questi nuovi kernel headers e quello che era presente in precedenza, incluso ma non limitato quanto segue:
Il file header <linux/compiler.h>
è stato rimosso, poiché non conteneva nulla da usare in userspace.
Le macro _syscallX()
sono state rimosse. In userspace si dovrà invece usare la syscall()
dallalibreria C.
La macro PAGE_SIZE
è stata rimossa da alcune architetture, poiché la grandezza della pagina è variabile. In userspace si drovrà invece usare sysconf(_SC_PAGE_SIZE)
o getpagesize()
.
I files header <asm/atomic.h>
e <asm/bitops.h>
sono stati rimossi. Questi non erano disegnati per l'uso in userspace, e sarebbero falliti nella compilazione sotto alcune architetture mentre avrebbero avuto un comportamento non-atomic in altre. Il compilatore C fornisce le sue funzioni atomic builtin che invece sono disponibili per l'uso in programmi userspace.
I contenuti che precedentemente erano protetti con #ifdef __KERNEL__
sono ora completamente elise con lo strumento unifdef. La definizione __KERNEL___
per poter vedere le parti che non sono visibili in userspace non ha più effetto.
In più, alcuni altri files header che non sono disponibili per l'utilizzo in userspace sono stati rimossi, ed ancora molti altri headers sono stati editati per rimuovere contenuti non desiderabili.
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Cambiamenti negli header del kernel non specifici per Fedora |
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Questi cambiamenti sono ereditati dal'kernel base e non sono specifici di Fedora. Qualsiasi distribuzione che usa i kernel headers correnti ufficialmente esportati avrà gli stessi cambiamenti. |
Questa versione di Fedora è stata compilata usando GCC 4.1, che è incluso nella distribuzione.
Gli sviluppatori Fedora hanno introdotto cambiamenti nella sezione .hash
ELF che fornisce i simboli per il linking dinamico. Questa nuova sezione .gnu.hash
, che è prodotta con la nuova opzione predefinita --hash-style=gnu
per gcc , assolve i medesimi propositi delle precedenti sezioni hash. Fornisce, comunque, un incremento approssimativo del 50% nella velocità di linking dinamico. I binari e le librerie prodotte con le nuove funzioni di hashing sono incompatibili con le vecchie versioni di glibc
e linker dinamici. Per usare le routine di hashing vecchio stile per la compatibilità con sistemi basati su vecchie versioni di glibc
, si passi invece l'opzione --hash-style=sysv
.
GDB 6.1 o superiore è necessario per eseguire il debug di binari, a meno che siano compilati usando l'opzione di compilazione -fno-var-tracking
.
L'opzione -fwritable-strings
non è più accettata.
I messaggi diagnostici in lingua inglese adesso usano apici Unicode. Se non si riesce a leggerli, impostare la variabile ambiente LC_CTYPE
su C
o cambiare l'emulatore terminale.
Il file specs
non è più installato su molti sistemi. Gli utenti ordinari non lo noteranno, ma gli sviluppatori che debbono alterare il file possono usare l'opzione -dumpspecs
per generare il file per l'editing.
L'ottimizzatore di codice SSA è ora incluso e porta con se una migliore costante propagazione, parziale eliminazione della ridondanza, load e store code motion, riduzione della forza, eliminazione del dead storage, miglior individuazione del codice irraggiungibile, e ricorsività delle code per cumulazione.
L'autovettorizazione è supportata. Questa tecnica ottiene più alte prestazioni per cicli repetitivi di codice, in alcune circostanze.
Il nuovo attributo sentinella genera un avviso nel compilatore se una funzione come execl(char *path, const char *arg, ...)
, che richiede che un terminatore di lista NULL, manchi del NULL.
Le estensioni cast-as-lvalue
, conditional-expression-as-lvalue
e compund-expression-as-lvalue
sono state rimosse.
La semantica #pragma pack()
è ora più vicina a quelle usate dagli altri compilatori.
Ricavare l'indirizzo di una variabile dichiarata con il modificatore register ora genera un errore invece di un avvertimento.
Arrays di tipi di elementi incompleti ora generano un errore. Che implica nessuna referenza alle definizioni di struttura.
Il compilatore base, senza nessuna ottimizzazione (-O0
), è stato misurato come più veloce almeno del 25% su codice reale.
Le librerie possono ora contenere a scopo funzionale variabili statiche nei programmi multi-threaded. L'-fno-threadsafe-statics
può essere usato dagli sviluppatori per disattivare questa caratteristica, ma gli utenti ordinari non dovranno mai farlo.
Il percorso di ricerca standard per le librerie Ruby, $:
, e' cambiato in accordo con le linee guida per il packaging . Sono anche stati fatti cambiamenti ad alcune voci in Config::CONFIG
nel modulo rbconfig
. I cambiamenti più importanti includono:
sitedir
e le directories relative (sitelibdir
, sitearchdir
) sono adesso sotto rubylibdir
. Invece di /usr/lib/site_ruby
esse sono sotto /usr/lib/ruby/site_ruby
.
Le directories per il codice Ruby puro indipendente dall'architettura sono sempre sotto /usr/lib
, anche sull'architettura x86_64, dove erano solite essere sotto /usr/lib64
. Questo cambiamento interessa Config::CONFIG
voci rubylibdir
e sitelibdir
.
Le directories che in precedenza erano in $:
rimangono li per il che ci vorrà, così che il codice esistente, come /usr/lib/site_ruby
, non abbia necessità di essere modificato. Queste directories sono comunque deprecate, e saranno rimosse per il rilascio di Fedora Core 8. Si compilino i pacchetti RPM Ruby in accordo con le linee guida del packaging. In particolare, le librerie di Ruby dovranno solo essere installate sotto sitelibdir
e sitearchdir
. Si dovrà anche seguire queste regole per il codice Ruby che non è pacchettizzato come RPM.
Questa sezione evidenzia varie questioni di sicurezza di Fedora Core.
Un introduzione generale alle molteplici proattive caratteristiche di sicurezza in Fedora, lo status corrente e le policies sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Security.
Questa versione accresce l'usabilità di SELinux fornendo uno strumento grafico per la risoluzione dei problemi. Per i dettagli e le schermate, fare riferimento a setroubleshoot. Lo sviluppatore di SELinux Dan Walsh spiega lo strumento ed il suo utilizzo nel suo blog. Il file manager Nautilus è stato migliorato in GNOME 2.16 per mostrare i contesti SELinux.
Le pagine del progetto SELinux hanno suggerimenti per la risoluzione dei problemi, spiegazioni, e puntatori a documentazione e riferimenti: Alcuni links utili includono i seguenti:
Le nuove pagine del progetto SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux
Suggerimenti per la risoluzione dei problemi: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Troubleshooting
Frequently Asked Questions: http://fedora.redhat.com/docs/selinux-faq/
Elenco dei comandi SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Commands
Dettagli sui domini confinati: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Domains
Questa versione di Fedora Core include un ambiente Java gratuito ed open source, chiamato java-gcj-compat
. La collezione java-gcj-compat
include una suite di strumenti ed un ambiente di esecuzione che è capace di compilare ed eseguire molti utili programmi scritti nel linguaggio di programmazione Java.
![]() |
Fedora Core non include Java |
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Java è un marchio di Sun Microsystems. |
L'infrastruttura java-gcj-compat
ha tre componenti chiave: un runtime GNU Java (libgcj
), il compilatore Eclipse Java (ecj
), ed un gruppo di wrappers e links (java-gcj-compat
) che presentano il runtime ed il compilatore all'utente in una maniera simile a quella di altri ambienti Java.
I pacchetti software Java inclusi in questa versione di Fedora usano l'ambiente java-gcj-compat
. Questi pacchetti includono OpenOffice.org Base, Eclipse, ed Apache Tomcat. Fare riferimento alle Java FAQ su http://www.fedoraproject.org/wiki/JavaFAQ per maggiori informazioni sul ambiente Java libero java-gcj-compat
in Fedora.
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Includere posizione ed informazione di versione nelle segnalazioni d'errore |
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Quando si crea una segnalazione d'errore, si deve essere sicuri di includere l'output di questi comandi: |
which java && java -version && which javac && javac -version
Oltre allo stack di software libero java-gcj-compat
, Fedora Core permetterà di installare molteplici implementazioni Java e cambiare fra loro usando lo strumento a linea di comando alternatives. Comunque, ogni sistema Java installato dovrà essere pacchettizzato usando le linee guida del JPackage Project per ottenere beneficio da alternatives. Una volta che questi pacchetti sono installati correttamente, l'utente root
potrà cambiare fra le implementazioni java
e javac
usando il comando alternatives:
alternatives --config java alternatives --config javac
Le librerie JNI a 64-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi a 64-bit in Fedora Core ed Extras non sono eseguibili sulle JREs a 32-bit. Perciò si deve passare ad un alternativa java a 64-bit, od installare la versione a 32-bit dei pacchetti, se disponibili. Per installare una versione a 32-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.i386
Allo stesso modo, le librerie JNI a 32-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi ppc64 non funzioneranno con una JRE a 64-bit. Per installare la versione a 64-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.ppc64
Questa versione di Fedora Core include una versione di anteprima di gcjwebplugin
, un plugin per Firefox per le applets Java. gcjwebplugin
non è abilitato per impostazione predefinita. Nonostante l'implementazione di sicurezza in GNU Classpath sia stata attivamente sviluppata, non è abbastanza matura per eseguire applets prive di fiducia con sicurezza. D'altra parte, le implementazioni AWT e Swing in GNU Classpath sono ora sufficientemente mature per eseguire molte delle applets distribuite nel web. Gli utenti avventurosi che vogliono provare gcjwebplugin
possono leggere /usr/share/doc/libgcj-4.1.1/README.libgcjwebplugin.so
, installato dal gcc rpm. Il README spiega come abilitare il plugin ed i rischi associati nel farlo.
Fedora Core include molti pacchetti derivati dal JPackage Project, che fornisce un repositorio di software Java. Questi pacchetti sono modificati in Fedora per rimuovere le dipendenze a software proprietario e far uso della caratteristica di compilazione di GCJ ahead-of-time. Si usino i repositori Fedora per aggiornare questi pacchetti, od il repositorio JPackage per quei pacchetti non forniti da Fedora. Fare riferimento al sito web di JPackage su http://jpackage.org per maggiori informazioni sul progetto ed il software che fornisce.
![]() |
Mescolare pacchetti fra Fedora e JPackage |
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Verificare la compatibilità dei pacchetti prima di installare software da entrambe i repositori Fedora e JPackage sullo stesso sistema. Pacchetti incompatibili possono causare problemi complessi. |
Questa versione di Fedora Core include Fedora Eclipse, che è basata sulla Eclipse SDK versione 3.2. La pagina "New and Noteworthy" per questa versione è accessibile da qui.
Rilasciata a giugno 2006, l'SDK è svariatamente conosciuto come "the Eclipse Platform," "the Eclipse IDE," ed "Eclipse." L'Eclipse SDK è il fondamento per le versioni combinate di dieci progetti Eclipse sotto la versione combinata Callisto. Una parte di questi progetti Callisto sono inclusi in Fedora Core ed Extras: CDT, per lo sviluppo C/C++, e GEF, il Graphical Editing Framework.
Speriamo di aumentare questi progetti con altri mentre il ciclo di Fedora va avanti. Trai candidati proposti per l'inclusione ci sono EMF, l'Eclipse Modeling Framework, e VE, il Visual Editor. Mentre stiamo scrivendo, è attesa una versione aggiornata di PyDev, gli strumenti di sviluppo Python, che saranno disponibili in Fedora Extras. Assistenza per mantenere questi progetti pacchettizzati e testati con GCJ è sempre la benvenuta. Contattare le parti interessate attraverso la fedora-devel-java-list e/o #fedora-java su freenode.
Fedora include anche plugins e caratteristiche che sono particolarmente utili per gli hackers FOSS: ChangeLog editare con eclipse-changelog
e l'interazione di Bugzilla con eclipse-bugzilla
. I nostri pacchetti CDT includono inoltre un supporto work-in-progress per lo GNU Autotools. Le ultime informazioni riguardanti questi progetti possono essere trovate sulla pagina del Fedora Eclipse Project.
Fedora Eclipse contiene una patch per consentire ad utenti non-root di far uso della funzionalità Update Manager per installare i plugins e le caratteristiche non non-pacchettizzate. Tali plugins sono installati nella home directory utente sotto la directory .eclipse
. Si noti, comunque, che questi plugin non hanno bits compilati-GCJ associati e potrebbero perciò essere eseguiti più lentamente di quanto ci si aspetta.
Fedora Core include applicazioni per funzioni multimediali assortite, incluso ascolto, registrazione, ed editing. Pacchetti aggiuntivi sono disponibili attraverso il repositorio Fedora Extras. Per informazioni aggiuntive sul multimedia in Fedora, fare riferimento alla sezione Multimedia del sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/wiki/Multimedia.
L'installazione predefinita di Fedora Core include Rhythmbox e Totem per l'ascolto dei media. I repositori Fedora Core e Fedora Extras, includono moltri altri popolari pacchetti come XMMS ed amaroK di KDE. Sia GNOME che KDE posseggono una selezione di lettori che possono essere usati con una varietà di formati. Programmi aggiuntivi sono disponibili da terze parti per gestire altri formati.
Fedora Core prende anche pieno vantaggio dal sistema sonoro Advanced Linux Sound Architecture (ALSA). Molti programmi possono suonare simultaneamente, il che una volta era difficile con i sistemi Linux. Quando tutti i software multimediali sono configurati per usare ALSA, per il supporto sonoro, questa limitazione scompare. Per maggiori informazioni su ALSA, visitare il sito web del progetto su http://www.alsa-project.org/. Gli utenti potrebbero avere qualche problematica quando sono loggati al sistema utenti multipli. A seconda della configurazione hardware e software, utenti multipli potrebbero non essere in grado di usare lo stesso hardware sonoro simultaneamente.
Helix Player è stato rimosso da questa release poiché duplica le funzionalità di Totem. Totem usa inoltre il media framework GStreamer, che è utilizzato da altre applicazioni multimediali in Fedora Core. Con GStreamer, gli utenti potranno facilmente aggiungere supporto a codecs aggiuntivi per tutte le applicazioni incluse.
Fedora include il supporto completo del formato di contenitore di media Ogg, dell'audio Vorbis, Theora video, Speex audio, e formati audio lossless FLAC. Questi formati liberamente distribuibili non sono ostacolati da brevetti o restrizioni di licenze. Questi forniscono potenti e flessibili alternative ai più popolari e ristretti formati. Il Fedora Project incoraggia l'uso di formati open source al posto di quelli ristretti. Per maggiori informazioni su questi formati e su come usarli, fare riferimento al sito web di Xiph.Org Foundation su http://www.xiph.org/.
Fedora Core e Fedora Extras non possono includere il supporto per il playback o la registrazione degli MP3 o DVD. I formati MP3 sono brevettati, ed i proprietari non hanno fornito le necessarie licenze. I formati DVD sono brevettati ed ecquipaggiati con uno schema di crittazione. I proprietari dei brevetti non hanno fornito le licenze necessarie, ed il codice necessario alla decrittazione di dischi crittati CSS potrebbe violare il Digital Millennium Copyright Act, una legge sul copyright degli Stati Uniti. Fedora esclude anche diverse applicazioni multimediali a causa di brevetti o restrizioni sulla licenza, inclusi il Flash Player di Adobe ed il Real Player di Real Media. Per maggiori informazioni su questo soggetto, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ForbiddenItems.
Mentre altre opzioni MP3 possono essere disponibili per Fedora, Fluendo ora offre un plugin MP3 per GStreamer che è licenziato in modo appropriato per gli utenti finali. Questo plugin abiliterà il supporto MP3 nelle applicazioni che usano il GStreamer framework come backend. Fedora non include questo plugin poiché si preferisce supportare ed incoraggiare l'uso di formati aperti e non ristretti dall'uso di brevetti. Per maggiori informazioni sul plugin MP3, visitare il sito web di Fluendo su http://www.fluendo.com/.
I repositori Fedora Core ed Extras includono una varietà di strumenti per gestire facilmente e masterizzare CD e DVD. Gli utenti GNOME possono masterizzare direttamente dal file manager Nautilus o scegliere i pacchetti gnomebaker
o graveman
da Fedora Extras, o il vecchio pacchetto xcdroast
da Fedora Core. Gli utenti KDE possono usare il robusto pacchetto k3b
disponibile in Fedora Extras, per questi compiti. Strumenti per la console includono cdrecord
, readcd
, mkisofs
ed altre popolari applicazioni.
E' possibile usare Fedora per creare ed eseguire screencasts, che sono sessioni desktop registrate, utilizzando tecnologie libere. Il repositorio software Fedora Extras include istanbul
, che crea screencasts usando il formato video Theora. Questi video possono essere visualizzati usando uno dei diversi lettori inclusi in Fedora Core. Questo è il modo preferibile di inviare screencasts al Fedora Project sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali. Per un più comprensibile how-to, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ScreenCasting.
Molti lettori multimediali nei repositori software Fedora Core e Fedora Extras possono usare plugins per aggiungere supporto di altri formati multimediali e sistemi di output sonoro. Alcuni usano potenti frameworks multimediali, come il pacchetto gstreamer
, per gestire il supporto dei formati dei media e l'output sonoro. I repositori software Fedora Core e Fedora Extras offrono pacchetti di plugin per questi backends e per applicazioni individuali. Terze parti potranno rendere disponibili plugins aggiuntivi per aggiungere ulteriori capacità.
Fedora Core e Fedora Extras forniscono una selezione di giochi che riguardano una varietà di generi. Per impostazione predefinita, Fedora Core include un piccolo pacchetto di giochi per GNOME (chiamato gnome-games) e KDE (kdegames). Fedora Extras fornisce giochi aggiuntivi che spaziano nei maggiori generi.
Il sito web del Fedora Project presenta una sezione dedicata ai giochi che mostra i dettagli di molti dei giochi disponibili, incluse anteprime, ed istruzioni per l'installazione. Per maggiori informazioni fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Games.
La virtualizzazione in Fedora Core è basata su Xen 3.0.2, ed è integrata nel programma d'installazione di Fedora Core 6. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Tools/Xen per maggiori informazioni su Xen.
Sotto Fedora Core 6 usando Xen 3.0.2, può essere implementata sia la paravirtualizzazione che la piena virtualizzazione. La piena virtualizzazione richiede un processore VT-capable. La paravirtualizzazione non necessita di hardware speciale, ma richiederà l'OS ospite per essere modificato. Per saperne di più su come configurare ed usare Xen, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FedoraXenQuickstartFC6.
Il team di sviluppo di Fedora Core 6 ha testato Xen con ospiti Fedora Core 6 e Red Hat Enterprise Linux 5 Beta1. Non sono stati testati altri ospiti. Con la paravirtualizzazione, comunque, gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi nell'esecuzione di qualsiasi ospite Linux OS che è stato compilato per Xen 3.0.2. Con la virtualizzazione completa usando hardware VT, gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi con una gran varietà di sistemi operativi, inclusi alcuni sistemi operativi proprietari.
In Fedora Core 6 un singolo kernel supporta sia il sistema operativo host che l'ospite. Nelle versioni precedenti, c'era un kernel, kernel-xenU, per l'host o ipervisore ed un kernel separato, kernel-xen0, per gli ospiti. In Fedora Core 6 il pacchetto kernel-xen è il solo kernel necessario.
Fedora Core 6 introduce virt-manager, un applicazione GUI per l'installazione e l'amministrazione di macchine virtuali. Le caratteristiche di virt-manager includono:
Framebuffer grafico integrato. Si può accedere sia alla GUI dell'installer che dell'ambiente grafico del sistema operativo ospite da virt-manager senza la necessità di VNC.
Un visualizzatore di console seriale integrato. Si può ora avere accesso alla console da virt-manager senza aprire un terminale separato ed usando xm console.
CPU ed amministrazione della memoria. Le vCPUs e la memoria dei sistemi operativi ospiti possono essere modificate al volo.
Handler per il protocollo esteso RFB. Se il sistema operativo ospite cambia risoluzione dello schermo, la console grafica di virt-manager aggiusta le sue dimensioni di conseguenza.
In Fedora Core 6 ci sono due metodi di installare un OS ospite: mediante la linea di comando usando il programma xenguest-install, o mediante l'applicazione GUI virt-manager.
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Rinomina dello script xenguest-install |
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Lo script xenguest-install si chiamava xenguest-install.py nelle versioni precedenti. |
I messaggi di log di Xen sono salvati sotto /var/log/xen
, che separa i messaggi di log relativi a Xen dagli altri messaggi di sistema.
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I kernel ospiti i386 richiedono PAE |
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Il supporto PAE nella CPU è necessario per gli ospiti i386. Alcuni vecchi computers potrebbero non possedere tale funzionalità. |
Questa sezione contiene le informazioni relative all'implementazione del sistema X Window distribuito con Fedora.
L'X server X.org 7.1 è stato modificato per determinare automaticamente e configurare gran parte dell'hardware, eliminando la necessità per gli utenti o gli amministratori di modificare il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
. Il solo hardware configurato per impostazione predefinita nel file xorg.conf
scritto da anaconda è:
il driver grafico
la mappa della tastiera
Tutti gli altri hardware, tipo i monitors (sia LCD che CRT), mouse USB, e touchpads saranno rilevati e configurati automaticamente.
Il server X server interroga il monitor collegato per ottenere le gamme di risoluzione supportate, e tenta di agganciare la più elevata disponibile con il corretto aspect ratio per il display. Gli utenti possono impostare la loro risoluzione preferita in
→ → , e la risoluzione predefinita per il sistema può essere cambiata con → → .Se il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
non è presente, X determinerà automaticamente anche il driver appropriato, ed assumerà un profilo di tastiera 105-key US.
Fedora Core 6 contiene due drivers per i controller grafici integrati Intel:
Il driver predefinito i810
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945 ed i965
Il driver sperimentale intel
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945
Il driver i810
è limitato alle risoluzioni disponibili nel BIOS. Se si ha necessità di supportare risoluzioni non-standard, tipo quelle utilizzate in alcuni display widescreen, è possibile passare al driver intel
. E' possibile cambiare drivers usando system-config-display
, disponibile nei menu sotto → → .
Sono benvenuti suggerimenti sul driver sperimentale intel
. Si prega di inviare segnalazioni dei successi in Bugzilla, allegando l'output completo di lspci -vn della macchina in uso. Inviando segnalazioni di successo, vari chipsets potrebbero essere cambiati per utilizzare il driver intel
come impostazione predefinita.
Fedora ora fornisce MySQL 5.0. Per un elenco delle migliorie fornite da questa versione, fare riferimento a http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/mysql-5-0-nutshell.html.
Per maggiori informazioni sull'aggiornamento dei database dalle versioni precedenti di MySQL, fare riferimento al sito web di MySQL su http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/upgrade.html.
Questa versione di Fedora include PostgreSQL 8.1. Per maggiori informazioni su questa nuova versione, fare riferimento a http://www.postgresql.org/docs/whatsnew.
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Aggiornare i databases |
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Fedora Core 4 fornisce la versione 8.0 di PostgreSQL. Se si aggiorna un sistema Fedora esistente con un database PostgreSQL, si deve aggiornare il database per accedere ai dati. Per aggiornare un database da una precedente versione di PostgreSQL, si segua la procedura descritta su http://www.postgresql.org/docs/8.1/interactive/install-upgrading.html. |
Questa sezione include informazioni relative al supporto dei linguaggi sotto Fedora Core.
Il modulo del metodo di imput predefinito SCIM (Simple Common Input Method) GTK Input Method Module è ora scim-bridge
, scritto da zero in C da Ryo Dairiki. SCIM non è più linkato a libstdc++so7
, e scim-qtimm
funziona nuovamente.
Se SCIM è installato, viene eseguito per impostazione predefinita per gli utenti di tutte le lingue invece che per soli alcuni linguaggi Asiatici come accadeva nelle versioni precedenti. La seguente tabella elenca le chiavi di azione predefinite per i differenti linguaggi:
Linguaggio |
Chiavi di azione |
tutte |
|
Giapponese |
Zenkaku_Hankaku o Alt-` |
Koreano |
Shift-Spazio |
Per installare il supporto a linguaggi aggiuntivi dal gruppo Linguaggi
, usare pirut o Applicazioni-Aggiungi/Rimuovi Software, o eseguire questo comando:
su -c 'yum groupinstall <language>-support'
Nel comando precedente, <linguaggio>
è uno fra assamese
, bengali
, chinese
, gujarati
, hindi
, japanese
, kannada
, korean
, malayalam
, marathi
, oriya
, punjabi
, sinhala
, tamil
, thai
, o telegu
.
E' stato aggiunto un nuovo strumento di configurazione chiamato im-chooser che permette di disabilitare o abilitare l'uso dei metodi di input sul tuo desktop. Se SCIM è installato ma non lo si vuole eseguire, è possibile disabilitarlo usando im-chooser.
Fedora Core include diverse librerie e software di sistema per la compatibilità con i vecchi software. Questi software sono parte del gruppo Legacy Software Development
(Sviluppo del software antiquato) che per impostazione predefinita non è installato. Gli utenti che necessitano di queste funzionalità possono selezionare questo gruppo durante l'installazione o dopo che il processo d'installazione è stato completato. Per installare il gruppo di pacchetti su un sistema Fedora, si usi → , Pirut o si immetta il seguente comando in una finestra terminale:
su -c 'yum groupinstall "Legacy Software Development"'
Immettere la password di root
quando richiesta.
Il pacchetto compat-gcc-34
è stato incluso in questa versione per ragioni di compatibilità:
https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2006-August/msg00409.html
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Questa lista é generata automaticamente |
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Questa lista é generata automaticamente. Non é una buona scelta per la traduzione. |
Per un elenco di quali pacchetti sono stati aggiornati dalla versione precedente, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/PackageChanges/UpdatedPackages. E' possibile trovare anche una comparazione dei maggiori pacchetti fra tutte le versioni di Fedora su http://distrowatch.com/fedora.
# 2006-09-29 -- treediff <oldtree> <newtree> New package alacarte Simple menu editor for GNOME New package bouncycastle Bouncy Castle Crypto Package for Java New package cachefilesd CacheFiles userspace management daemon New package ccid Generic USB CCID smart card reader driver New package compat-gcc-34 Compatibility GNU Compiler Collection New package compiz OpenGL window and compositing manager New package coolkey CoolKey PKCS #11 module New package dbus-glib GLib bindings for D-Bus New package dbus-python D-Bus Python Bindings New package dbus-sharp C# bindings for D-Bus New package dejavu-lgc-fonts DejaVu LGC Fonts New package dogtail GUI test tool and automation framework New package esc Enterprise Security Client Smart Card Client New package fedora-release-notes Release Notes for Fedora Core 5.92 New package fonts-sinhala Fonts for Sinhala New package gcalctool A desktop calculator New package gfs2-utils Utilities for managing the global filesystem (GFS) New package gnome-sharp GTK+ and GNOME bindings for Mono New package gnome-vfs2-monikers Monikers for the GNOME virtual file-system New package gnu-efi Development Libraries and headers for EFI New package gnu-getopt Java getopt implementation New package gucharmap Unicode character picker and font browser New package hesinfo Command-line Hesiod client. New package ifd-egate Axalto Egate SmartCard device driver for PCSC-lite New package im-chooser Desktop Input Method configuration tool New package jakarta-oro Full regular expressions API New package kdnssd-avahi KDE zeroconf implementation based on avahi New package libdhcp A library for network interface configuration with DHCP New package libpfm a performance monitoring library for Linux/ia64 New package libtirpc Transport Independent RPC Library New package libutempter A privileged helper for utmp/wtmp updates New package lvm2-cluster Cluster extenstions for userland logical volume management tools New package mcstrans SELinux Translation Daemon New package notification-daemon Notification Daemon New package notify-python Python bindings for libnotify New package openais The openais Standards-Based Cluster Framework executive and APIs New package openmpi Open Message Passing Interface New package orca Flexible, extensible, and powerful assistive technology New package pam_pkcs11 PKCS #11/NSS PAM login module New package paps Plain Text to PostScript converter New package pcsc-lite PC/SC Lite smart card framework and applications New package perl-IO-Socket-INET6 Perl Object interface for AF_INET|AF_INET6 domain sockets New package perl-IO-Socket-SSL Perl library for transparent SSL New package perl-Net-SSLeay Perl extension for using OpenSSL New package perl-Socket6 IPv6 related part of the C socket.h defines and structure manipulators New package pfmon a performance monitoring tool for Linux/ia64 New package postgresql-jdbc JDBC driver for PostgreSQL New package pygobject2 Python bindings for gobjects New package pyspi Python bindings for AT-SPI New package python-xeninst Python modules for starting Xen guest installations New package scim-bridge SCIM Bridge Gtk IM module New package scim-sinhala Sri Lankan input method for SCIM New package setroubleshoot Helps troubleshoot SELinux problems New package unifdef Unifdef tool for removing ifdef'd lines New package virt-manager Virtual Machine Manager New package werken-xpath XPath implementation using JDOM New package wireshark Network traffic analyzer New package xkeyboard-config xkeyboard-config alternative xkb data files New package xorg-sgml-doctools X.Org SGML documentation generation tools New package xorg-x11-docs X.Org X11 documentation New package xorg-x11-drv-amd Xorg X11 AMD Geode video driver New package xorg-x11-drv-ast Xorg X11 ast video driver New package xorg-x11-drv-vmmouse Xorg X11 vmmouse input driver New package yum-metadata-parser A fast metadata parser for yum New package zenity Display dialog boxes from shell scripts Removed package GFS-kernel Removed package GFS Removed package Guppi Removed package HelixPlayer Removed package bg5ps Removed package caching-nameserver Removed package ccs Removed package ckermit Removed package cman-kernel Removed package ddd Removed package dlm Removed package dlm-kernel Removed package eclipse-pydev Removed package ethereal Removed package fence Removed package fence Removed package freeglut Removed package gal Removed package gdk-pixbuf Removed package gkrellm Removed package glibc-kernheaders Removed package gnbd Removed package gnbd-kernel Removed package gnome-libs Removed package gnome-print Removed package gnopernicus Removed package gnu.getopt Removed package gtk+ Removed package gtk-engines Removed package gulm Removed package h2ps Removed package iddev Removed package imlib Removed package kon2 Removed package lha Removed package libghttp Removed package liblbxutil Removed package libpng10 Removed package liboldX Removed package libsetrans Removed package libstdc++so7 Removed package libxkbui Removed package longrun Removed package magma-plugins Removed package macutils Removed package magma Removed package mozilla Removed package notify-daemon Removed package oaf Removed package openmotif Removed package openobex-apps Removed package oro Removed package rhnlib Removed package valgrind-callgrind Removed package utempter Removed package werken.xpath Removed package xorg-x11-xkbdata Removed package xpdf Removed package xscreensaver
Fedora Extras è un estensione di Fedora Core che fornisce molti pacchetti aggiuntivi per gli utenti della distribuzione Fedora.
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Fedora Extras è disponibile per impostazione predefinita |
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I sistemi Fedora usano sia il repositorio Fedora Core che il Fedora Extras per installare gli aggiornamenti del software. |
Per installare software dal repositorio Core o Extras, si scelga root
quando richiesta. Selezionare il software di cui si ha bisogno dall'elenco e scegliere Applica.
E' anche possibile installare software con l'utilità a linea di comando yum. Per esempio, questo comando installa automaticamente il pacchetto abiword, e tutte le dipendenze necessarie:
su -c 'yum install abiword'
Immettere la password di root
quando richiesta.
Al momento del rilascio di Fedora Core Core 6, ci sono approssimativamente 2.000 pacchetti in Fedora Extras, compilati da 1,350 pacchetti sorgente. Il seguente elenco include alcune fra le più popolari e ben conosciute applicazioni che sono mantenute dai membri dalla comunità in Fedora Extras:
abiword - un elegante applicazione di elaborazione di testo
balsa - uno snello lettore di e-mail
bash-completion - completamento avanzato per la linea di comando per i power users
bluefish - HTML editor
clamav - open source anti-virus scanner per servers e desktops
exim - agente di trasporto della posta flessibile e potente
fuse - strumento per attaccare dispositivi e servizi di rete non-standard come directories
fwbuilder - un utilità grafica per creare rulesets per firewall Linux e Cisco
gaim-guifications - miglioramento del Gaim Instant Messenger
gdesklets - widgets per il desktop GNOME
gnumeric - una potente applicazione di foglio elettronico
gramps - applicazione di genealogia
inkscape - un applicazione per illustrazione e disegno vettoriale
koffice - una completa suite per ufficio per il desktop KDE
mail-notification - ti avverte dell'arrivo di nuova posta
mediawiki - la soluzione Wikipedia per siti web collaborativi
nautilus-open-terminal - un estensione allo GNOME file manager
pan - lo Usenet news reader
revelation - un utilità di gestione password
scribus - un applicazione per il desktop publishing (DTP)
wine - un layer di compatibilità per l'esecuzione di programmi Windows(TM)
xfce - uno snello ambiente desktop
xmms - il popolare lettore audio
moltissimi strumenti e librerie Perl e Python
...e molto altro!
La vostra applicazione favorita manca da Fedora Extras? Create il pacchetto dell'applicazione come RPM, ed inviatela per l'esame a Fedora Extras. Dopo aver passato con successo l'esame, importatela in Extras e potrete mantenerla li. Se non sapete come creare i pacchetti RPM, ci sono molti altri modi per essere coinvolti in Fedora Extras ed aiutare il progetto.
Per saperne di più sull'uso di Fedora Extras o su come essere coinvolto, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Extras.
Questa sezione discute i cambiamenti nei pacchetti di Fedora Extras che coinvolgono questa versione di Fedora Core.
Il pacchetto exim-sa è deprecato, e non è più fornito in Fedora Extras 6. Era l'implementazione originaria di SpamAssassin integrata con Exim, ed era funzionalmente similare a sendmail milters o postfix filters. Comunque, questa funzionalità è abbastanza limitata, ed Exim ora ha un supporto molto migliore per il controllo dei contenuti, pienamente integrato nelle sue Access Control Lists general-purpose.
Poiché la caratteristica sa_exim
non era abilitata nella configurazione predefinita, il pacchetto può normalmente essere disinstallato in sicurezza per permettere ad Exim di essere aggiornato. Gli utenti che hanno modificato la loro configurazione per usare le caratteristiche sa_exim
dovranno o riconfigurare Exim con le sue capacità di scansione dei contenuti o ricompilarsi il pacchetto per includere il sottopacchetto exim-sa. Per ulteriori dettagli su Exim ed il suo scanner dei contenuti built-in, vedere la documentazione Exim.
Il Fedora Legacy Project è un progetto open source supportato dalla comunità per estendere il ciclo vitale di selezionate distribuzioni Red Hat Linux e Fedora Core in "modalità di mantenimento". Il progetto Fedora Legacy lavora con la comunità Linux per fornire pacchetti di sicurezza e bug fix errata critici. Questo lavoro estende l'effettivo ciclo vitale delle vecchie distribuzioni in ambienti dove i frequenti aggiornamenti non sono possibili o desiderabili. Per maggiori informazioni sul Fedora Legacy Project, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Legacy.
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Repositorio Legacy incluso in Fedora Core 6 |
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Fedora Core 6 viene distribuita con il repositorio software per Fedora Legacy configurato. Questo è un enorme passo nell'integrazione di Fedora Legacy con il Fedora Project in generale e Fedora Core nello specifico. Questo repositorio non è abilitato per impostazione predefinita in questa versione. |
Attualmente il progetto Fedora Legacy mantiene le seguenti distribuzioni e versioni in modalità mantenimento:
Fedora Core 3
Fedora Core 4
Il Fedora Legacy Project fornirà aggiornamenti per queste versioni fin quando vi sarà interesse e partecipazione per la comunità. Quando l'interesse non sarà più sostenuto, la modalità mantenimento finirà con la seconda versione test per la terza successiva versione Core. Per esempio, la modalità mantenimento per Fedora Core 4, se non sostenuta dalla comunità, finirà con il rilascio di Fedora Core 7 test2. Questo fornisce un un effettivo supporto del ciclo vitale (Fedora Core più supporto Fedora Legacy ) di circa 18 mesi.
Il progetto Fedora Legacy ha sempre bisogno di volontari per eseguire test che assicurino la qualità sui pacchetti in attesa di essere pubblicati come aggiornamenti. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Legacy/QATesting per maggiori informazioni. Si visiti inoltre il nostro elenco delle problematiche su http://fedoraproject.org/wiki/Legacy/QATesting#issues per ulteriori informazioni e puntatori ai bachi che sono in coda.
Se si ha bisogno d'aiuto per cominciare, visitare l'home page del progetto sulla Wiki su http://fedoraproject.org/wiki/Legacy, o la pagina dei Mentors su http://fedoraproject.org/wiki/Mentors. Se si sta cercando altri modi per partecipare in Fedora, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/HelpWanted.
L'obiettivo del Fedora Project è di lavorare con la comunità Linux per creare un sistema operativo completo, general-purpose esclusivamente da software open source. Lo sviluppo è compiuto in un forum pubblico. Il progetto produce delle releases su base temporale di Fedora Core approssimativamente 2-3 volte l'anno, con un agenda pubblica delle versioni disponibile su http://fedora.redhat.com/About/schedule/. Le squadre di ingegneri Red Hat continuano a partecipare alla costruzione di Fedora Core ed invitano ed incoraggiano più partecipanti esterni di quanto era possibile in passato. Utilizzando questo processo più aperto, si spera di fornire un sistema operativo molto più in linea con gli ideali delsoftware libero e molto più appetibile alla comunità open source. Per maggiori informazioni, fare riferimento al sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/.
Il Fedora Project è guidato dagli individui che contribuiscono ad esso. Come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, voi potete fare la differenza. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/HelpWanted per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti Fedora ed i contributori, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Oltre il sito, sono disponibili le seguenti mailing lists:
mailto:fedora-list@redhat.com, per gli utenti delle versioni Fedora Core
mailto:fedora-test-list@redhat.com, per i testers delle versioni test di Fedora Core
mailto:fedora-devel-list@redhat.com, per gli sviluppatori, sviluppatori, sviluppatori
mailto:fedora-docs-list@redhat.com, per i partecipanti al Documentation Project
Per sottoscrivere ad una di queste liste, spedire un email con la parola "subscribe" nel soggetto a <
, dove <listname>
-request><listname>
è uno dei sopraelencati nomi di liste. In alternativa, è possibile sottoscrivere la Fedora mailing lists attraverso l'interfaccia web su http://www.redhat.com/mailman/listinfo/.
Il Fedora Project include anche diversi canali IRC (Internet Relay Chat). IRC è una forma di comunicazione real-time, basata su testo, simile alla Messaggistica Istantanea. Con essa, è possibile avere conversazioni con più persone contemporaneamente in un canale aperto o chattare privatamente con qualcuno uno-a-uno. Per parlare con un altro partecipante Fedora Project via IRC, si deve accedere alla rete IRC Freenode. Fare riferimento al sito web Freenode su http://www.freenode.net/ per maggiori informazioni.
I partecipanti del Fedora Project frequentano il canale #fedora
sulla rete Freenode, mentre gli sviluppatori del Fedora Project possono spesso essere trovati sul canale #fedora-devel
. Alcuni dei progetti più grandi possono anche avere i propri canali; queste informazioni si possono trovare sulle pagine web per il progetto, e su http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Per poter parlare sul canale #fedora
, si dovrà registrare un nickname o nick. Si riceveranno istruzioni quando si farà il /join al canale.
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Canali IRC |
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Il Fedora Project e Red Hat non hanno controllo sui canali IRC del Fedora Project o sui loro contenuti. |
Per come lo si intende, colophon significa:
un modo per riconoscere i contributori e nel contempo attribuire le responsabilità, e
spiegare gli strumenti ed i metodi di produzione.
Bob Jensen (editore-capo, beat writer)
Andrew Martynov (traduttore, Russo)
Anthony Green (beat writer)
Chris Lennert (beat writer)
Dave Malcolm (beat writer)
David Eisenstein (beat writer)
David Woodhouse (beat writer)
Diego Búrigo Zacarão (translator - Brazilian Portuguese)
Dimitris Glezos (traduttore, tools)
Domingo Becker (translator - Spanish)
Francesco Tombolini (traduttore, Italiano)
Gavin Henry (beat writer)
Hugo Cisneiros (traduttore, Brasiliano Portoghese)
Jens Petersen (beat writer)
Joe Orton (beat writer)
José Nuno Coelho Pires (translator - Portuguese)
Josh Bressers (beat writer)
Karsten Wade (beat writer, editore, co-publisher)
Luya Tshimbalanga (beat writer)
Magnus Larsson(translator - Swedish)
Nikos Charonitakis(translator - Greek)
Panagiota Bilianou(translator - Greek)
Patrick Barnes (beat writer, editore)
Paul W. Frields (tools, editore)
Pawel Sadowski (translator - Polish)
RahulSundaram (beat writer, editore)
Sam Folk-Williams (beat writer, editore)
SekineTatsuo (traduttore, Giapponese)
Simos Xenitellis (translator - Greek)
Steve Dickson (beat writer)
ThomasCanniot (traduttore, Francese)
Thomas Graf (beat writer)
Tommy Reynolds (tools)
Valnir Ferreira Jr. (translator - Brazilian Portuguese)
Yoshinari Takaoka (traduttore, tools)
Yuan Yijun (traduttore, Cinese semplificato)
Zhang Yang (translator - simplified Chinese)
... e molti altri traduttori. Fare riferimento alla versione aggiornata sul web di queste release notes ove verranno aggiunti i traduttori dopo il rilascio:
Gli scrittori dei pezzi producono le note di rilascio direttamente sulla Wiki del Fedora Project. Loro collaborano con altri esperti del settore durante la fase di test release di Fedora Core per spiegare i cambiamenti più importanti e le migliorie. La squadra editoriale assicura la consistenza e la qualità dei pezzi ultimati, e porta il materiale Wiki in DocBook XML in un repositorio di controllo delle revisioni. A questo punto, la squadra dei traduttori produce le versioni per gli altri linguaggi delle note di rilascio, che quindi diventano disponibili al publico di massa come parte di Fedora Core. La squadra di pubblicazione inoltre le rende, con le successive correzioni, disponibili via Web.